giovedì 10 novembre 2011

Nelle macellerie Terremerse anche l’ortofrutta

In un’ottica di servizio sempre più completo e soddisfacente per i propri clienti, nelle macellerie Terremerse di Ravenna e Voltana è possibile acquistare anche selezionati prodotti ortofrutticoli.
Prodotti sempre freschi e di stagione, rigorosamente di qualità e provenienti dai campi dei soci della Cooperativa e quindi a garanzia 100% italiana.

giovedì 3 novembre 2011

Terremerse, positivo il preconsuntivo semestrale 2011

Il preconsuntivo semestrale al 30 giugno scorso di Terremerse ha fatto registrare un incremento del fatturato pari al 33% rispetto allo stesso arco temporale del 2010. I report mensili di luglio e agosto confermano la positività del trend in atto, accreditando una proiezione sulla conclusione dell’esercizio in corso a quota 150 milioni € di fatturato. Un dato importante è rappresentato dal fatto che il fabbisogno di risorse finanziarie esterne, necessarie a sostenere l’incremento di fatturato, non è aumentato in proporzione del maggiore valore della produzione realizzato.
Spiega Gilberto Minguzzi, Amministratore Delegato di Terremerse: «In sintesi, è aumentata la capacità della Cooperativa di produrre mezzi propri e non è peggiorato il rapporto tra tempi di pagamento e tempi di riscossione dei crediti, come invece ci si sarebbe potuto aspettare dal decadimento generale dello scenario economico e finanziario».

I margini di contribuzione delle attività industriale e commerciale svolta da Terremerse con clienti nel comparto dei cereali, delle agroforniture e della lavorazione delle carni, in parallelo alla normale attività di mutualità con i soci, conducono a una previsione di chiusura in attivo dell’esercizio 2011, al netto dei maggiori costi degli oneri finanziari dovuti all’aumento del costo del denaro, di alcune voci di costo extra-budget e delle perdite prevedibili nel comparto frutta.
In questo ultimo settore i prezzi di mercato non basteranno a coprire i costi di produzione delle aziende agricole, ma neanche i costi fissi sostenuti dalla Cooperativa.

«A novembre vedremo i dati dell’ultimo preconsuntivo dell’annata e verificheremo le conferme o gli scostamenti rispetto alla previsioni accennate – commenta Minguzzi - Si sono comunque create le condizioni per un consolidamento della spinta in avanti che avevamo ipotizzato con l’adozione delle linee strategiche del Piano Triennale. L’emanazione del bando per la presentazione di progetti di Contratti di Sviluppo è un’opportunità da non disperdere e ci stiamo attrezzando per presentarci preparati».

Il comparto dell’ortofrutta presenterà un programma impegnativo di investimenti, volti ad accrescere la produttività e la competitività, attraverso: l’acquisizione di nuovi impianti e tecnologie per le lavorazioni, l’incremento della capacità frigorifera, l’innovazione nel sistema gestionale informatico, ecc. «È questa la prova che Terremerse non intende arretrare nel suo impegno nel comparto, nonostante le difficoltà di mercato incontrate con le pesche e nettarine – sottolinea l’A.D - Mettiamo in conto che il futuro possa riservarci altri problemi da dover affrontare, ma non vogliamo tornare a imbatterci con le stesse criticità che abbiamo dovuto fronteggiare quest’anno. Bisogna tener presente che il consumo sta decretando l’obsolescenza di una componente significativa dell’offerta di pesche e nettarine. Bisogna altresì prendere atto che il drastico calo dei consumi sposta in basso la soglia dei volumi di offerta assorbibili dal mercato. Occorre quindi orientarsi verso una riduzione selettiva e una diversificazione di specie e varietà che incontrino il gusto e l’apprezzamento dei consumatori. E serve poter disporre di frutta i grado di raggiungere mercati nuovi, anche lontani. Con i tempi che corrono non ha senso traguardarsi al ritiro di grandi volumi indifferenziati, con percentuali risicate di prodotto valorizzabile: meglio contenere i volumi, ma fissare gli standard qualitativi al top, così da poter supportare l’acquisizione di relazioni con i migliori canali commerciali».

Nelle carni il successo ottenuto con la ristrutturazione del 2010 consente a Terremerse di essere in condizione di guardare a nuovi e più ampi mercati, tornando ad investire anche in impianti volti allo sviluppo della capacità di lavorazione, dopo anni di stagnazione.

Nei cereali i buoni margini ottenuti, sia nel realizzo delle liquidazioni ai soci, sia nell’attività commerciale sviluppata dalla Cooperativa con i clienti, confermano che la strada intrapresa da Terremerse è quella giusta. «Il posizionamento e il sistema di relazioni che abbiamo costruito ci consentono di cogliere maggiori opportunità sui mercati di sbocco, costituendo un indubbio vantaggio competitivo per i nostri soci – illustra l’A.D. Minguzzi - Coerentemente con questa strategia, avanzano piani d’investimento e relazioni con produttori in nuove regioni d’Italia e all’estero, in particolare in Serbia e in Romania, mentre si delineano più nettamente i contorni dei programmi d’investimento del Consorzio Italiana Stoccaggi, partecipato da Terremerse e da privati».

Nelle agroforniture l’originale modello organizzativo di Terremerse, che ha mantenuto il proprio insediamento nell’area delle piccole imprese, senza alienarsi la possibilità di crescere con le maggiori, ha consentito risultati positivi di sostenibilità di una struttura di servizio fortemente diffusa sul territorio e di convenienza per i soci (soprattutto nel rapporto fra costi ed efficacia dei risultati di produzione ottenuti).

Questo modello organizzativo si dimostra, alla luce dei dati di incremento realizzati, capace di generare nello stesso tempo margini per la Cooperativa,vantaggi per i fornitori e convenienza per i soci. Gli investimenti futuri riguarderanno la realizzazione di nuovi punti vendita nei territori di più recente espansione, oltre alla manutenzione straordinaria di quelli di più antico insediamento e allo sviluppo delle reti all’estero.

«Naturalmente ci sentiremmo assai meno preoccupati se i macroscenari intorno a noi non continuassero a parlare di crisi del debito in diversi paesi dell’Eurozona e di misure di taglio della spesa pubblica – conclude  l’Amministratore Delegato di Terremerse  - Notizie che finiscono inevitabilmente per avvitare la spirale della recessione nei consumi e per accrescere la difficoltà ad accedere al credito per le piccole e medie imprese. I nostri sforzi di cooperatori, oltretutto offesi dal recente aumento della tassazione sugli utili portati a riserva, potrebbero dimostrarsi assai fragili se non si imboccasse presto la strada del sostegno allo sviluppo su scala europea. Comunque sia non lasceremo nulla di intentato per fare fino in fondo la nostra parte».


venerdì 21 ottobre 2011

Nuovo numero della rivista Terremerse

E’ in distribuzione in questi giorni il numero 5 del 2011 della rivista “Terremerse – territori e mercati in rete”. 24 pagine ricche di notizie e informazioni tecnico-pratiche utili per tutti i soci della cooperativa, come si può evincere dal sommario sotto riportato.

Sommario Rivista n. 5 settombre – ottobre 2011
Editoriale, di Gilberto Minguzzi
Positivo preconsuntivo semestrale 2011
Notizie dalla Cooperativa
Programma di raccolta dei contenitori di fitofarmaci vuoti e bonificati
In primavera un corso d’informatica per i soci
Nuovi impianti frutticoli per Terremerse
Pellet: un sistema di riscaldamento sempre più diffuso
Appunti digitali
Sito internet fai da te e completamente gratis
Filiere
Inaugurata a Ravenna la nuova macelleria Terremerse
Nuove certificazioni per il Centro Lavorazione Carni
Contratti di valorizzazione cereali
Attualità
A Rimini la quarta edizione di Cooperambiente
Consigli tecnici
La difesa autunnale alle batteriosi
Orti e giardini
Potatura per dare forma e vigore alle piante

venerdì 30 settembre 2011

Per lo sviluppo delle attività economiche e produttive


Per lo sviluppo delle attività produttive

In un’ottica di servizi evoluti che Terremerse mette a disposizione per i propri soci, ci sono anche quelli legati agli aspetti finanziari.
OPERA, questo il nome del “contenitore” all’interno del quale si strutturano tali servizi, vuole fornire un aiuto concreto al socio nella sua attività quotidiana. Obiettivo: rendere più sostenibile, finanziariamente e socialmente, l’attività dell’impresa agricola dell’oggi e del domani.
Anticipo su conferimento, conto corrente di campagna, finanziamento a breve e a medio-lungo termine in cui una parte o la totalità degli interessi sono a carico della Cooperativa, sono alcuni dei servizi proposti da Terremerse per lo sviluppo delle attività economiche e produttive dell’imprenditore agricolo.
Questo è possibile grazie agli accordi che Terremerse ha saputo instaurare con i principali istituti bancari presenti sul territorio e con la collaborazione di Agrifidi-Uno Emilia Romagna.
A questi si sono recentemente aggiunti anche Agrifidi Ferrara e Banca Popolare di Lodi, a testimonianza della validità del progetto e dell’attenzione che ha saputo suscitare negli imprenditori agricoli, da una parte, e negli istituti di credito, dall’altra.

lunedì 5 settembre 2011

Assemblea dei soci Terremerse dell’area Metapontina

Mercoledì 7 settembre, ore 19 al Centro di Ritiro Terremerse di Scanzano Jonico (via S.S. 103), si svolgerà l’assemblea dei soci dell’area Metapontina. All’ordine del giorno ci sarà il consuntivo della campagna estiva della frutta e la presentazione del secondo acconto.

giovedì 25 agosto 2011

Terremerse alla Mostra dei Frutti di Reda


Terremerse sarà presente alla 30° edizione della Mostra della Frutti-Viticoltura di Reda (Faenza), in programma domenica 28 agosto dalle ore 10.00 (all’interno dei locali del Cinema, piazza Don Milani).
L’appuntamento si inserisce in un programma di esposizioni varietali delle principali specie frutticole della nostra regione, organizzate da CRPV, in collaborazione con ASTRA, Azienda Sperimentale Marani e Consorzio Ciliegia Susina e Frutta tipica di Vignola.

martedì 9 agosto 2011

Assicurazioni vantaggiose per i soci Terremerse

Assicoop Ravenna e Terremerse hanno stipulato una convenzione assicurativa per i soci della Cooperativa e per i loro familiari conviventi, che potranno usufruire di agevolazioni e condizioni vantaggiose rispetto a quelle normalmente praticate, oltre a una consulenza qualificata.
Per aver diritto all’applicazione delle condizioni previste dalla convenzione occorre che i soci presentino copia di documento che attesti il rapporto sociale con la Cooperativa (o autocertificazione), mentre per identificare i familiari conviventi si farà riferimento alla stato di famiglia (o autocertificazione).
Ampia la scelta di polizze che i soci di Terremerse avranno la possibilità di sottoscrivere: dall’R.c. Auto per automezzi aziendali adibiti al trasporto di cose (con sconti dal 20 al 50%) all’R.c. Auto per autovetture a uso privato, promiscuo, ciclomotori e motocicli con tariffe dedicate; dalla polizza “Agrinova” per incendio, furto, responsabilità civile, danni ai macchinari, infortuni, assistenza (con sconti a partire dal 15%) alla polizza grandine, compreso i rischi vento e gelo.
I destinatari della convenzione potranno rivolgersi, oltre che in tutti i punti vendita di Assicoop in provincia di Ravenna, anche in quelli delle province di Forlì - Cesena, Ferrara e comprensorio imolese.

venerdì 29 luglio 2011

Monitoraggio e consiglio con “Agronomia Attiva”

E’ in corso il programma di visite, monitoraggio e consiglio nei confronti di numerosi soci Terremerse produttori di pesche e nettarine. Obiettivo: valutare i fattori agronomici che possono essere oggetto di azioni migliorative, nella convinzione che questo lavoro può consentire un effettivo innalzamento delle rese e delle pezzature delle produzioni di pesche e nettarine.

«Nel corso di queste visite vengono individuati gli squadri su cui si vuole approfondire l’analisi e di questi si considerano: varietà, portainnesto, vivaio di provenienza delle piante e modalità di gestione del suolo – spiega Valerio Bucci, Coordinatore tecnico Ortofrutta -Se è presente un impianto di microirrigazione si rilevano anche i dati dell'impianto, come il numero di irrigatori e la loro portata; si considera inoltre la tipologia delle acque utilizzate, proponendo la possibilità di effettuare una misurazione di pH e conducibilità. Altri dati richiesti sono la concimazione effettuata e programmata, nonché le rese attese. Si valuta, inoltre, la potatura invernale effettuata e l’allegagione della varietà nell’annata».

Rilevate tutte queste informazioni è necessaria un’elaborazione dei dati che fornisca la possibilità di stilare un foglio sintetico d’indicazioni che viene consegnato in una successiva visita. In tale prospetto sono indicati nel frontespizio i dati della analisi del terreno più recente, come riferimento delle caratteristiche del suolo in cui si opera.
Successivamente, viene indicata una griglia personalizzata con i consigli di durata di accensione dell’irrigazione (in ore nei vari periodi, scanditi in 15 giorni per 15 giorni) valutati sulle caratteristiche dell’impianto irriguo rilevate in precedenza. «Ovviamente questo calcolo è basato sulle esigenze idriche del pesco nei nostri territori, ma deve essere verificato sulla propria azienda in conseguenza delle più o meno consistenti irregolarità distributive degli impianti e delle difformità nella tessitura del suolo nell’ambito degli stessi impianti frutticoli», precisa Bucci.
Un altro aspetto che viene ribadito è di non abbandonare completamente l’irrigazione in post raccolta, ma di dimezzarne la durata.
Nell’ultima parte del prospetto si prende in considerazione la concimazione effettuata e prevista da parte dell’azienda, con a fianco le unità di Azoto, Fosforo e Potassio che con questo piano vengono distribuite, mettendole a confronto sia con le unità asportate in conseguenza delle rese produttive attese, sia con le unità standard consigliate dal Disciplinare di Produzione Integrata della Regione Emilia-Romagna per il pesco.
Alla luce di questi confronti viene data una valutazione di congruità o di carenza della concimazione con i consigli relativi per ovviare agli squilibri del piano di concimazione previsto dall’azienda agricola.

venerdì 22 luglio 2011

Terremerse al talk show “Emergenza frutticoltura”

Sabato 23 luglio ore 15.00 (durata 90’) e domenica 24 luglio ore 13.00 e ore 19.30 (durata 25’) su Nuovarete (canale 110) andrà in onda il talk show dal titolo “Emergenza frutticoltura. Quale futuro per l’impresa agricola”. Fra i vari invitati chiamati ad affrontare l’argomento ci sono anche il Direttore Ortofrutta Terremerse, Egidio Mordenti, e il nuovo Presidente dell’OP Pempacorer, Luciano Pula.

Nel dibattito, moderato da Sauro Angelini, si approfondisce  in particolare l’andamento della campagna di commercializzazione delle pesche e nettarine, i cui risultati disastrosi hanno reso la situazione ormai insostenibile per i produttori, che da diversi anni vedono i loro redditi annullarsi a causa dei bassi prezzi praticati e dalla riduzione dei consumi.

Gli altri partecipanti al talk show:  Gian Luca Bagnara, economista agroalimentare; Giacomo Suglia, presidente Apeo; Sauro Zoffoli, imprenditore agricolo; Patrizio Neri, coordinatore Commissione tecnica frutta fresca Fruitimprese; Romeo Lombardi, presidente Alimos; Claudio Canali, presidente Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini; Mauro Battistini, Orogel Fresco; Andrea Domeniconi, imprenditore agricolo.
Collegamenti telefonici con: Sandro Brandolini, componente Commissione Agricoltura Camera Deputati; Roberto Fiammenghi, direttore operativo commerciale food Coop Italia

martedì 19 luglio 2011

A spasso sotto le stelle a Bagnacavallo

E’ diventato oramai un appuntamento tradizionale per Bagnacavallo e per Terremerse, che sempre vi partecipa. Giovedì 21 luglio, a partire dalle ore 20, prenderà vita l’iniziativa "A spasso sotto le stelle lungo il Canale Naviglio". Si tratta di una festa a tappe lungo la pista ciclabile di via Destra Naviglio. Terremerse, in collaborazione con Intesa, allestirà a Casa Dosi (civico n. 22) un  gustoso punto di ristoro dove sarà possibile degustare sangria, prosciutto e melone, vino e salumi, cocomero e pesche. A fare da cornice alla parte enogastronomia ci saranno la musica dal vivo dei “Maya Basta” e lo spettacolo di danza contemporanea/romagnola a cura della scuola di danza “Passi di Danza”.

venerdì 15 luglio 2011

Crisi settore peschicolo: Terremerse e O.P. Pempacorer proseguono con gli interventi per salvaguardare il lavoro dei produttori

Nei giorni scorsi la Cooperativa Terremerse e l’Organizzazione di Produttori Pempacorer avevano destinato in beneficenza una parte di produzione peschicola ritirata dal mercato. Nella mattinata di giovedì 14 luglio altre pesche e nettarine sono state ritirate e “sacrificate” in biodigestore per la produzione di energia e di compost.
Si tratta dei primi interventi attuati da Terremerse e O.P. Pempacorer, nel rispetto delle normative vigenti, per cercare di fronteggiare lo stato di forte crisi che sta attraversando il comparto peschicolo.
La distruzione del prodotto, dati gli attuali prezzi di ritiro consentiti dal regolamento, non è la soluzione del problema; un problema nato sommando ad antiche carenze strutturali e al calo dei consumi, una serie di sfavorevoli e pesanti fattori congiunturali, fino a determinare l’attuale situazione di insostenibilità del mercato.
«Nelle opportune sedi stiamo cercando di ottenere da parte della UE un adeguamento del prezzo di ritiro e dei volumi ammissibili, altre che nuove regole per avere maggior trasparenza nel rapporto con la distribuzione – fanno sapere da Terremerse e O.P. Pempacorer – Attualmente il ricorso al ritiro dei prodotti dal mercato è in gran parte a carico dei produttori e delle loro organizzazioni, che si accollano questo ulteriore sacrificio per tentare in extremis di contribuire a tonificare un mercato altrimenti non più sostenibile».
Oltre a Terremerse e Pempacorer anche tutte le altre Organizzazioni di Produttori hanno ritirato pesche e nettarine dal mercato, per lanciare un segnale unitario nei confronti di tutti i protagonisti che hanno la possibilità di invertire questo trend negativo, dalla Grande Distribuzione alle Istituzioni preposte a livello provinciale, regionale, nazionale e comunitario.

mercoledì 13 luglio 2011

Terremerse e O.P. Pempacorer: il punto sulla crisi del settore peschicolo

Dopo alcuni tentativi non andati a buon fine, come invece si auspicavano già da diverse settimane i rappresentanti di Terremerse e dell’O.P. Pempacorer all’interno del TOR (Tavolo Ortofrutticolo Regionale), nella serata dell’11 luglio nella sede della Regione Emilia-Romagna è stata definita un’unità d’intenti fra Organizzatori di Produttori, Associazioni Professionali e rappresentanti delle Istituzioni per affrontare la grave crisi che sta incontrando il settore peschicolo nazionale.

Il primo intervento messo in campo riguarda il ritiro del prodotto dal mercato, in quanto i prezzi di queste settimane non permetteranno neanche di recuperare il 50% dei costi di produzione sostenuti dagli agricoltori. Terremerse e O.P. Pempacorer, nel rispetto delle normative vigenti, hanno previsto di destinare una parte di prodotto in beneficenza e, con molto rammarico vista la passione e i sacrifici che i propri soci mettono nel lavoro, un’altra parte sarà destinata alla produzione di energia e al compostaggio. La consapevolezza è ovviamente che la distruzione del prodotto non sia la soluzione, ma uno dei pochi modi per cercare di tamponare il crollo dei prezzi.

Le cause della crisi attuale sono molteplici. Ai problemi oramai “storici” di cui soffre la peschicoltura nostrana, si vanno ad aggiungere questioni congiunturali e quindi difficilmente prevedibili. Ad esempio, gli andamenti climatici non usuali hanno causato un anticipo di produzione in Romagna, mentre un ritardo al Sud Italia e in Catalogna. Quindi, prodotti che solitamente arrivavano sul mercato in momenti differenti si sono “sovrapposti” causando un’eccessiva offerta, non compensata da un aumento di domanda. Anzi, la domanda è calata in tutta Europa dove le condizioni climatiche non favoriscono il consumo di frutta fresca e dove l’allarme Escherichia coli ha creato un vero e proprio crollo in Germania, fra i maggiori importatori di frutta italiana.

«Le politiche cui si ricorre normalmente per superare la crisi del comparto possono fare ben poco in questa drammatica situazione – fanno sapere i vertici di Terremerse e O.P. Pempacorer – Da sempre siamo impegnati sul fronte della valorizzazioni e sull’innalzamento della qualità dei prodotti, come pure abbiamo sempre lavorato per fidelizzare i canali della Grande Distribuzione. Questo però non è più sufficiente. Adesso bisogna mettere in atto interventi più efficaci a livello nazionale e comunitario per scongiurare il rischio di drastici ridimensionamenti degli impianti che in un futuro potrebbe significare far aumentare le importazioni di nettarine e pesche da altri Paesi, europei e non solo».

Fra gli interventi che Terremerse e O.P. Pempacorer si auspicano, ci sono: l’aumento ad almeno il 10% delle quantità di prodotto ritirabile in caso di crisi (attualmente nell’OCM del settore è previsto il 5%); la facoltà delle Organizzazioni di Produttori di poter accumulare le risorse non spese nell’annata, per fronteggiare successivi periodi di crisi; aggiornare i prezzi del ritiro per determinare una soglia minima accettabile al di sotto della quale non scendere.
Inoltre, i Governi europei dovrebbero assicurare che le misure di ritiro dal mercato fossero equamente rispettate da tutti i protagonisti del settore, quindi non solo dalle O.P. che in Italia rappresentano appena il 30% della produzione, per evitare situazioni di speculazione da parte di altri operatori.

«Come Terremerse e O.P. Pempacorer avanziamo la richiesta di arrivare ad una posizione comune da parte della UE almeno sui ritiri per quanto riguarda la Spagna e ci auspichiamo che il Governo italiano adotti quanto prima provvedimenti uniformi nei confronti di tutti – proseguono i dirigenti delle due realtà – Dal momento che non si sono verificate le condizioni minime accettabili abbiamo premuto perché si organizzassero i ritiri delle pesche e delle nettarine dal mercato, almeno quelle di tutte le Organizzazioni di Produttori nazionali. Si tratta di un intervento minimo e che non risolverà di certo il problema, però rappresenta un segnale unitario per il mercato di destinazione: non possiamo più sopportare la flessione dei prezzi e su questo versante speriamo che si arrivi ad una condivisione fra produttori e Grande Distribuzione sulle regole di commercializzazione. Un segnale anche per le autorità preposte e per il Governo perché quanto prima intervenga con misure appropriate alla crisi. Le O.P. stanno quindi utilizzando tutti gli strumenti, anche se deboli, messi a disposizione dalla legislazione attuale per tutelare gli interessi dei propri soci e per cercare di tonificare il mercato».
«Considerando che le previsioni di produzione delle prossime settimane segnalano una sensibile riduzione dell’offerta visto l’esaurirsi  dei prodotti provenienti dal Sud Italia e dalla Catalogna – concludono di dirigenti di Terremerse e O.P. Pempacorer – vogliamo metterci nelle condizioni di intercettare  una ancora possibile ripresa del mercato in vista dell’arrivo delle maggiori quantità di produzione romagnola, ovvero quella delle varietà di pesche e nettarine medie e tardive».

giovedì 7 luglio 2011

Terremerse: assemblee soci impegnati nel settore pomodoro da industria

Mercoledì 13 luglio sono in programma tre assemblee per i soci Terremerse impegnati nel settore del pomodoro da industria. All’ordine del giorno: l’aggiornamento della situazione commerciale e agronomica, l’organizzazione della campagna pomodoro 2011, la distribuzione dei bollettari di consegna del pomodoro.
Le assemblee si svolgeranno: alle ore 8.30 al Centro Terremerse di Comacchio (località Cippo Folegatti, 1), alle ore 11 al Punto Vendita Terremerse di S. Giuseppe di Comacchio (Via Statale Romea, 173), alle ore 20.30 alla Sala Riunioni della Casa del Popolo di Longastrino (Piazza del Popolo, 2/A).    

giovedì 30 giugno 2011

Marco Casalini e Gilberto Minguzzi confermati ai vertici di Terremerse

Le assemblee di bilancio sono appuntamenti sempre molto importanti nella vita aziendale. Quella affrontata da Terremerse nella serata del 29 giugno a Bagnacavallo, quartier generale della Cooperativa, ha confermato le positive attese della vigilia. Due i punti di maggior interesse che sono stati affrontati. Il primo è stato l’approvazione all’unanimità del bilancio 2010, che ha fatto registrare un risultato aziendale con un utile di 823 mila euro proveniente dalla gestione caratteristica. Il secondo punto di rilievo è stato l’elezione delle nuove cariche sociali che per i prossimi tre anni avranno il compito di guidare Terremerse, seguendo le linee generali contenute nel Piano Triennale 2011-2013. La proiezione dei dati nel triennio conferma l’aspettativa di un consolidamento nell’ottenimento di margini positivi dalla gestione: è questo il fondamento su cui poggia Terremerse nell’intraprendere una rotta decisamente orientata alla crescita e all’incremento dei margini, per poter essere sempre di più sponda per le imprese agricole che vogliono riservarsi un futuro in agricoltura.

Il nuovo Consiglio d’Amministrazione di Terremerse è formato da: Marco Casalini, Presidente, Alessandro Tedaldi, Vice Presidente, Daniele Placci, Vice Presidente Vicario, Gianluca Amadori, Sante Baldini, Marino Bosi, Roberto Brui, Franco Dalle Vacche, Gianvincenzo Gambi, Andrea Graziani, Omero Lippi, Silvano Loreti, Gilberto Minguzzi, Luigi Monterastelli, Daniele Placci, Daniele Plazzi, Andrea Ridolfi, Marcello Sanzani, Marino Tarozzi, Roberto Tonnini.
Il Collegio Sindacale è invece formato da: Mauro Saloni, Fernando Albano, Vittorio Silimbani, Laura Macrì, Giulia Casadio.

Confermata piena fiducia all’Amministratore Delegato, Gilberto Minguzzi, in carica da gennaio 2010 che, in merito alle prospettive economiche e di sviluppo dei prossimi anni per Terremerse spiega: «Nel nostro territorio cambia la struttura delle aziende agricole ed emergono nuovi orientamenti colturali che prospettano una riduzione dei volumi di conferimento, nei cereali come nell’ortofrutta. Prendono piede le agroenergie, nonostante le incognite che gravano sulla sostenibilità futura di questi impianti. Non possiamo certo limitarci a prendere atto di ciò che muta. Dobbiamo predisporre strategie adeguate per far sì che i volumi di attività della cooperativa si incrementino, perché questo è determinante ai fini del consolidamento e del rilancio della nostra competitività».
«L’imperativo in campo cerealicolo è consolidare i risultati ottenuti nel nostro territorio e acquisirne di nuovi, in altre regioni italiane e all’estero – prosegue Minguzzi – In questa chiave Terremerse aderisce all’OP Cereali Emilia Romagna e tramite questa a FITS - Filiera Italiana Trading Seminativi; ha costituito il Consorzio Italiana Stoccaggi e a breve aprirà una Srl con partner CGS per il trading di cereali e la distribuzione di agroforniture sul territorio nazionale; ha scelto l’affiliazione ai servizi di Granit/Axcereal, il colosso cooperativo francese player cerealicolo mondiale e leader nel mercato dei contratti a termine (futures). Stiamo anche vagliando importanti progetti di sviluppo in Serbia e in Romania.
Nel comparto della lavorazione delle carni ci proponiamo di consolidare il successo riscontrato nel 2010, sviluppando i necessari investimenti in sicurezza del lavoro e alimentare».
Conclude l’AD di Terremerse: «Nel caso dell’ortofrutta l’obiettivo non è principalmente l’incremento dei volumi, ma soprattutto la sostituzione di varietà obsolete con altre in grado di riscuotere l’apprezzamento del mercato. Per questo investiamo sul rinnovamento della gamma, mettendo a disposizione dei nostri soci aiuti a fondo perduto per il 50% dei costi d’investimento e la copertura dei costi finanziari, con tre anni di preammortamento per la parte a carico dei produttori.
Per noi la qualificazione di gamma e dei servizi alla distribuzione è strumentale allo sforzo inteso a migliorare il nostro livello d’integrazione al mercato. Da questo punto di vista, la nostra bussola rimane orientata verso la costruzione di partnership con quei soggetti della GD - anche al di fuori dell’area della Grande Distribuzione Cooperativa, nei confronti della quale nutriamo ragionevoli aspettative di sinergie commerciali - che in Europa si dimostrano più sensibili alla sicurezza alimentare, alla qualità e all’origine territoriale».

mercoledì 29 giugno 2011

Ortofrutta Terremerse

Sono oltre 1.300 i soci di Terremerse impegnati nel settore dell’ortofrutta. Le aziende adottano disciplinari della produzione integrata utilizzando al minimo i prodotti chimici; numerose anche quelle che si dedicano al biologico.
La Cooperativa offre ai propri soci molteplici servizi in un’ottica di agricoltura moderna e rivolta alle richieste dei mercati: pianificazione colturale, ritiro dei prodotti, stoccaggio, conservazione, lavorazione e commercializzazione. Terremerse è dunque il partner affidabile per il Socio, che viene costantemente seguito e indirizzato nella varie fasi di lavorazione, ma anche per la GD, la GDO e l’industria che può così contare sull’assoluta aderenza del prodotto agli standard richiesti, in termini di qualità e di salubrità per il consumatore. Standard garantiti da Terremerse che sottopone tutti gli ortaggi e la frutta ad attenti e scrupolosi controlli di laboratorio.
Le tecniche di coltivazione e una particolare attenzione ai tempi di maturazione e di raccolta, caratterizzano l’alta qualità dei prodotti Terremerse.