venerdì 28 dicembre 2012

Albicocche: come orientare la produzione al mercato


Nei giorni scorsi (n.d.r. 5 dicembre 2012), a Policoro (MT) si è svolto il convegno dal titolo “Albicocche: come orientare la produzione al mercato”, organizzato dalla Cooperativa Terremerse con il contributo di Syngenta. Obiettivo del convegno è stato quello di fare il punto della situazione di mercato dell’albicocco, con particolare attenzione alle novità varietali e agli sviluppi perseguibili come innovazione di prodotto. Innovazioni derivate da attività di ricerca in cui la Cooperativa è attivamente impegnata attraverso collaborazioni con enti di ricerca nazionali.

L’intervento introduttivo è stato effettuato da Marco Casalini, Presidente di Terremerse, che ha presentato l’azienda nel suo complesso focalizzando poi l’attenzione sulla specie albicocco; particolare attenzione è stata posta nei rapporti commerciali tra il fornitore (OP) e il cliente, con differenze molto marcate nella gestione del prodotto direttamente riconducibili all’effettivo valore intrinseco della varietà, soprattutto in relazione all’aspetto, che deve essere aranciato-rosso, e al sapore. Si sono messe in evidenza le varietà assolutamente da eliminare, in quanto non in grado di generare reddito per l’agricoltore, e al contempo si sono menzionate le varietà che stanno dando buoni risultati per la Cooperativa. In conclusione Casalini si è soffermato anche sul fatto che tutto il settore frutticolo, e non solo, dovrebbe prendere coscienza e, di conseguenza, divulgare l’effettiva funzione sociale-salutistica svolta da chi produce e vende ortofrutta, in quanto porta al consumo prodotti sani dal punto di vista alimentare e a un costo decisamente più basso rispetto agli snack che vengono diffusamente consumati.

Stefano Foschi, del CRPV di Cesena, ha trattato l’argomento dell’innovazione varietale con alcuni spunti di riflessione in merito alle innovazioni che in futuro potranno essere rese disponibili dal settore della Ricerca nazionale. Relativamente alle varietà, l’intervento di Foschi è stato completato da quello seguente di Carmelo Mennone, Direttore dell’azienda Sperimentale Pantanello, che ha evidenziato le esperienze maturate nell’areale metapontino dalle nuove introduzioni varietali, e posto un accenno specifico al fatto che nell’area molte varietà possono non esplicare al meglio le proprie potenzialità produttive per mancanza di soddisfacimento del fabbisogno in freddo. Particolare attenzione è stata posta sul periodo precoce, soprattutto per i positivi riscontri avuti dalle varietà Wondercot®, Tsunami® e Spring Blush®, tutte autosterili ma con aspetto dei frutti decisamente interessante per l’epoca; il sapore in genere è medio, con Spring Blush® che tende all’acidulo. In futuro saranno a disposizione materiali ancora più precoci, a basso fabbisogno in freddo (“low chilling”), che andranno però testati in loco come enunciato da Mennone. In epoca Pinkcot® si conferma in questa area la validità di Bora®, parzialmente autofertile e soprattutto molto tollerante alla sharka (Plum Pox Virus), virosi molto pericolosa per tutte le drupacee. Nel periodo medio precoce si conferma Orange Rubis® Couloumine* per produttività e sapore, mentre Sweetcot® Toyuda*, ben recepita dal mercato come mostrato dall’intervento di Casalini, in queste aree mostra una certa incostanza produttiva. In epoca media si conferma Kioto*, molto produttiva e rustica, con frutti che rispondono bene al diradamento per quanto riguarda la pezzatura, così come Flavorcot® Bayoto*, che Mennone conferma anche in queste aree come un’albicocca dal sapore molto buono. Elevato lo standard qualitativo di Pieve*, varietà italiana prodotta

dall’attività di miglioramento genetico coordinata dal prof. Bassi (Università di Milano) e gestita dal CRPV all’interno del progetto “Maspes”; sapore, aspetto e produttività sono i punti forti di questa varietà, la pezzatura migliora con l’entrata in maturazione della pianta, che deve essere precocizzata con un’attenta gestione della potatura nella fase di allevamento. Interessante la varietà Petra® BO 88617102*, anch’essa di origine italiana, autofertile e produttiva, a elevata tenuta in pianta e di buon sapore; il frutto è aranciato senza sovraccolore rosso. Nel periodo tardivo si confermano a livello agronomico le varietà della serie Carmingo®, Faralia* e Farbaly*, entrambe autofertili, di bell’aspetto ed elevata produzione; buono il sapore, aromatico in Faralia*.

In ultimo Foschi ha incentrato il proprio intervento sulle prospettive e gli obiettivi di che sono in essere all’interno del progetto “Maspes”, focalizzato sul miglioramento genetico dell’albicocco e del pesco. Il progetto, gestito e coordinato dal CRPV, vede l’impegno finanziario delle OP Pempacorer (di cui fa parte Terremerse), Apofruit Italia, Apoconerpo e Orogel Fresco, ed ha come referente scientifico il Prof. Bassi. L’obiettivo principale è quello di brevettare varietà che saranno poi coltivate in esclusiva dai soci delle OP finanziatrici. Inoltre, si persegue anche una maggior efficienza del processo di selezione attraverso l’utilizzo della MAS, Marker Assisted Selection, ovvero selezione assistita dai marcatori molecolari, da non confondersi con l’ingegneria genetica e quindi con gli OGM, che nulla hanno a che vedere con questa tecnica. Le ultime creazioni varietali sono state per l’albicocco Bora®, Pieve* e Petra®, mentre nel pesco molto interessanti per le aree meridionali sono le pesche gialle Pulchra* (più precoce di Sagittaria) e Bordò*, e per le nettarine gialle la serie Rebus, in particolare Rebus 028* (-3 giorni Big Bang® Maillara*) e Rebus 038* (+7 giorni Big Top Zaitabo*). Per le nettarine gialle l’ultima brevettata è la varietà Dulciva*, che matura circa 50 giorni dopo Big Top®, Zaitabo* con frutti di sapore subacido molto dolce. Nel futuro per l’albicocco ci si sta avviando alla brevettazione di due nuove varietà in epoca medio-precoce, alle quali molto probabilmente seguiranno genotipi più precoci, colorati e di buon sapore, in grado di sostituire la vecchia Ninfa*. Particolare interesse all’interno di “Maspes” viene rivolto agli aspetti qualitativi e alla resistenza a Sharka; con la MAS il progetto è in grado di selezionare varietà resistenti a PPV e questo sarà un prerequisito delle nuove introduzioni. Per il sapore, l’obiettivo è avere varietà con acidità media, non elevata e innalzare il grado zuccherino, il tutto unito al mantenimento di un’elevata componente aromatica. Le strategie di selezione, sia per albicocco sia per pesco e nettarina, vengono improntate all’individuazione di materiali tolleranti a varie patologie quali monilia, batteriosi e oidio, sempre sfruttando la MAS.

Il punto della situazione sulla difesa integrata delle drupacee è stato effettuato da Teodoro Membola, Field crop expert Syngenta, che ha focalizzato il proprio intervento sul controllo di Cydia, afidi e tripidi, fitofagi molto importanti nell’area metapontina, in grado di essere controllati attraversi i nuovi prodotti derivati dall’attività di ricerca e sviluppo di Syngenta.

Nota

®: marchio commerciale
*: denominazione brevettuale

lunedì 3 dicembre 2012

Convegno sulle albicocche a Policoro


Albicocche: come orientare la produzione al mercato” è il titolo del convegno organizzato da Terremerse, con il contributo di Syngenta, mercoledì 5 dicembre alle ore 15,30 a Policoro (MT).

La scelta varietale e le tecniche colturali consigliate per la coltivazione dell’albicocco nell’area metapontina saranno gli argomenti del convegno.
Interverranno: Marco Casalini, Presidente Terremerse, che parlerà di standard qualitativi e varietà di albicocche richieste dal mercato: le proposte della Cooperativa; Stefano Foschi, Tecnico Frutticolo CRPV - Centro Ricerche Produzioni Vegetali, che relazionerà su “La ricerca varietale dell’albicocco: cultivar consigliate e novità sperimentali”; Carmelo Mennone, Responsabile Azienda Sperimentale Pantanello (ALSIA), che presenterà i risultati ottenuti all’Azienda Pantanello; Teodoro Membola, Field Crop Expert Syngenta, che illustrerà la linea di difesa Syngenta per la protezione di albicocco e pesco.

Al termine del convegno si svolgerà anche l’assemblea di liquidazione dei soci Terremersi dell’area metapontina.

martedì 30 ottobre 2012

Primo bilancio dell’annata agraria


L’annata agraria che si va chiudendo sarà da ricordare soprattutto perché dà il segno dell’incidenza cha ha raggiunto la questione dei cambiamenti climatici sui risultati di produzione mondiali e sulla dinamica dei prezzi.
Nel nostro Paese la chiusura dei raccolti dei cereali a paglia è avvenuta all’insegna della normalità (un po’ altalenanti le rese in provincia di Ravenna, con risultati differenziati a seconda dei terreni e delle precessioni agronomiche adottate, decisamente scarse le rese in provincia di Ferrara), con buoni risultati quantitativi e qualitativi e con un considerevole recupero di prezzo, spinto dalle notizie di forti perdite di produzione nei granai dell'Europa dell’Est (Ucraina, Russia) e dalle previsioni sul crollo dei risultati di produzione dei cereali autunnali (mais, sorgo, soia) negli USA. A oggi, in piena campagna di raccolta del mais, i dati di produzione sono i peggiori delle ultime annate. Parliamo di perdite di rese dell’ordine del 60%, in linea con le notizie che vengono dall’area del Corn Belt negli USA. Le stesse valutazioni valgono per la soia e per il sorgo: i prezzi in forte rialzo non potranno compensare una decurtazioni delle rese così marcata. Oltretutto alle minori rese va aggiunto l’insorgere, a livello mondiale, di problemi di sanità che decurterà ulteriormente il valore della produzione e aumenterà significativamente i costi per i controlli e i rischi commerciali per gli stoccatori!
I danni da siccità sono stati pesanti anche per altre colture annuali, come il pomodoro da industria, che in vaste aree del Sud non ha potuto arrivare a raccolta.
Cali significativi di pezzatura dei frutti e conseguentemente di rese per ettaro, si sono riscontrati nelle pesche e nelle nettarine e si annunciano anche per le produzioni invernali di mele, pere e kiwi. I valori di vendita dei calibri di qualità si sono comunque dimostrati superiori allo scorso anno. Vista la lunga stagione siccitosa, però, la percentuale di tali calibri è risultata inferiore, nonostante l’ottimo lavoro attuato dai tecnici per la valorizzazione delle produzioni. Risultato: una PLV per ettaro sicuramente superiore rispetto al 2011, ma non pienamente corrispondente alle aspettative dell’impresa agricola.
Infine, nel comparto delle carni è facile prevedere l’effetto dell’impennata dei costi di alimentazione, stante la difficoltà, in fase di recessione economica, a recuperare sui prezzi finali di vendita al consumo. «L’incidenza del fattore clima sui risultati di produzione di beni alimentari di primaria necessità la dice lunga sulla forbice che si è generata tra gli orientamenti di politica agricola della UE e l’andamento dei mercati – spiega Gilberto Minguzzi, Amministratore Delegato Terremerse – Mentre la Ue si balocca, in sede di riforma della PAC, sul greening e sulla sottrazione di terreno fertile dalla coltivazione, il mondo sta drammaticamente chiamando in causa l’attualità del carattere strategico della produzione alimentare. Già nel 2008 la crisi alimentare aveva contribuito ad attivare la primavera araba e a rivoluzionare assetti delicatissimi sul piano geopolitico. Dieci anni fa la UE preparandosi ai negoziati WTO si è data una politica di auto contenimento, tagliando gli aiuti diretti alla produzione e facendo sparire intere filiere, come quella bieticolo-saccarifera e non solo quella».
Prosegue Minguzzi: «L’attuale struttura della PAC, pesante per i costi che sostiene per finanziare i pagamenti diretti all’ettaro e altrettanto pesante nell'articolazione burocratica, ha effetti meno che marginali sulla sostenibilità economica della produzione agroalimentare: insomma l’impegno di bilancio è inversamente proporzionale all’efficacia! Sarebbe ora che la Ue ripensasse i limiti della propria visione dello sviluppo agroalimentare possibile. Le potenzialità di sviluppo futuro dovranno arrestarsi in corrispondenza delle strozzature del mercato Europeo, che registra una domanda in contrazione, sia per effetto della riduzione del potere d’acquisto, sia per effetto dell’invecchiamento della popolazione e del mutare delle diete, anche in corrispondenza dei mutamenti della composizione etnica della stessa? Oppure sarà opportuno tararsi sull’espansione della domanda mondiale, accrescendo la capacità competitiva del sistema, in ragione di una nuova capacità di coniugare qualità, distintività, origine territoriale, con organizzazione, così da aggredire target commerciali differenziati e nuovi mercati, anche lontani».
Conclude l’AD di Terremerse: «La padronanza di singoli asset competitivi, vincenti sui mercati di prossimità, non ha alcuna possibilità di affermazione sul mercato globale, se non si giunge alla declinazione congiunta di qualità, organizzazione, dimensione d’impresa o di rete. Urge correggere la rotta, assumere una strategia proattiva in direzione della prevenzione di crisi alimentari globali, mettendo al servizio delle esigenze alimentari della popolazione mondiale, nonché della stabilizzazione dei redditi agricoli nella UE, la capacità produttiva europea e il know how delle nostre agricolture avanzate».

giovedì 11 ottobre 2012

E’ uscito il nuovo numero della rivista Terremerse


E' in uscita il numero 5 (settembre-ottobre) della Rivista "Terremerse territori e mercati in rete". Come di consueto molti e interessanti gli argomenti trattati. Di seguito il sommario.
Editoriale
Primo bilancio dell’annata agraria

Notizie dalla cooperativa
Terremerse: formazione e informazione per i soci

Filiere
Contratti di Valorizzazione cereali
L’andamento pluviometrico 2012: una grave anomalia
Irrigazione: non si finisce mai d'imparare

Appunti digitali 
eBook: libri in formato elettronico/digitale

Consigli tecnici
La difesa autunnale alle batteriosi
Frumento e orzo: le varietà consigliate

Orti e giardini 
Lotta alle malerbe per prati rigogliosi 

Cucina
Petto di pollo ai peperoni e curcuma


lunedì 24 settembre 2012

Terremerse al Macfrut di Cesena


Dal 26 al 28 settembre Terremerse sarà al Macfrut di Cesena all’interno della stand dell’O.P. Pempacorer (Padiglione B, Stand 205-206/2013-2014).
Il Macrfut rappresenta un appuntamento importante per il mondo dell’ortofrutta in quanto è l’occasione per incontrare i clienti e per tessere nuove relazioni con i professionisti del settore.

mercoledì 19 settembre 2012

Campagna commerciale kiwi 2011/2012


La campagna commerciale del Kiwi Hayward si è conclusa. La Cooperativa Terremerse di Bagnacavallo ritira e commercializza circa 65.000 Ql. di prodotto in diversi territori, compreso quello di Latina, attraverso l’ufficio commerciale della O.P. Pempacorer.
Per quanto riguarda la filiera ortofrutticola Terremerse rappresenta: 1.200 soci in Emilia Romagna, Lazio e Basilicata;  4.600 ha di colture ortofrutticole;  circa 1.800.000 Ql. commercializzati per un valore di oltre 40 milioni di Euro.
Terremerse è associata alla O.P. Pempacorer che organizza 21 Cooperative Ortofrutticole (fra le quali un’industria di trasformazione) situate in Emilia Romagna e nel Lazio. La O.P. Pempacorer controlla 3.200.000 Ql. Di ortofrutta per un valore commercializzato di 170 milioni di Euro.

Commento a consuntivo della campagna commerciale kiwi 2011-12 da parte dell’ufficio commerciale
dell’O.P. Pempacorer.
La produzione totale di kiwi per il 2011 in Italia prevedeva 512.750 tonnellate, +16% sul deficitario 2010 e poco superiore alla media 2006-2010 (+3%).
La qualità del prodotto in raccolta (brix e sostanza secca) e la conservabilità è risultata superiore agli anni precedenti; purtroppo il peso dei frutti e di conseguenza il calibro sono risultati, invece, decisamente inferiori alla media delle ultime campagne. La grande quantità di prodotto raccolto, la forte presenza di calibri medio piccoli e la persistenza del Kiwi Neozelandese fino a tutto dicembre, ha depresso la commercializzazione di fine anno. Da gennaio 2012 i consumi di kiwi in tutto il mondo si sono ripresi facendo recuperare i volumi di vendita. Purtroppo i prezzi di vendita, e di conseguenza le liquidazioni al produttore, sono risultati inferiori alle aspettative: il mercato ha riscontrato non poche complicazioni ad assorbire il kiwi di calibro medio-piccolo, mentre i calibri grossi 105 g/oltre sono terminati in fretta e con prezzi sufficienti. Il continuo afflusso sul mercato di prodotto sottomisura ha mantenuto un prezzo generale molto depresso, andando a incidere anche sulle quotazioni dei calibri superiori.
In futuro occorre trovare altre soluzioni al prodotto piccolo sotto i 70 grammi, evitare di immetterlo sui canali ommerciali creando confusione e complicazioni negative sugli altri calibri, ma soprattutto intervenire con buone pratiche colturali per ottenere calibri conformi alle richieste dei consumatori.

mercoledì 16 maggio 2012

Convocate le assemblee dei soci ortofrutta


Per la fine del mese di maggio la Cooperativa Terremerse ha convocato quattro assemblee dei soci conferenti ortofrutta: Lunedì 21 a Borgo Tossignano (Sala Riunioni del Comune, Piazza Unità d’Italia 7), Mercoledì 23 a Imola (Centro Sociale “La Stalla”, Via Serraglio 20), Martedì 29 a Faenza (Sala riunioni stabilimento Terremerse, Via S. Silvestro 36), Mercoledì 30 a Mezzano (Sala Polivalente della Circoscrizione, Piazza Repubblica 10). L’orario d’inizio è sempre fissato per le 20.30.
L’ordine del giorno delle assemblee prevede: la previsioni di produzione ortofrutta estiva 2012 e l’organizzazione della campagna estiva 2012.

lunedì 7 maggio 2012

Terremerse su Agrisole del Sole24Ore


Sul numero 17 di Agrisole (27 aprile – 3 maggio 2012), il prestigioso settimanale del Sole24Ore dedicato al sistema agroindustriale nazionale, è stato pubblicato un ampio articolo sull’incontro tecnico che qualche tempo fa la Cooperativa Terremerse ha organizzato per parlare di nuove varietà di drupacee.
L’interessante articolo, a firma del giornalista Massimo Agostini, curatore della pagina dedicata alla filiera ortofrutta, è consultabile ciccando direttamente qui.

lunedì 23 aprile 2012

Terremerse: l’ortofrutta oltre la crisi

L’agricoltura, è risaputo, sta vivendo un lungo periodo di crisi. Se ne è parlato e se ne è scritto più e più volte. E si tornerà a farlo. Con questo articolo, però, non ripeteremo le cause che affliggono il settore, bensì racconteremo alcune cose che riguardano in particolare il settore dell’ortofutta e che coinvolgono più o meno direttamente la Cooperativa Terremerse. Accadimenti che, a nostro avviso, fanno ben sperare per il futuro di tutta la filiera. Insomma, permetteteci la metafora, vorremmo accendere la luce che si vede, anche se ancora in lontananza, in fondo al lungo tunnel della crisi che stiamo attraversando.
Partiamo dalla nascita di “Terre da Frutta”, la società, interamente controllata da Terremerse, che ha l’obiettivo di realizzare nell’area faentina nuovi frutteti sui terreni delle Cab Agrisfera e Cab Bagnacavallo-Faenza. In tre anni saranno una settantina gli ettari complessivi fra mele Fuji, pesche, nettarine e pere Abate. Obiettivi: introdurre nuove varietà apprezzate dal mercato e completare la gamma dei prodotti non totalmente reperibili attraverso i soci; garantire volumi di produzioni omogenee in termini di qualità, certificazioni, caratteristiche organolettiche e di conseguenza migliorare il posizionamento strategico della Cooperativa sui mercati finali di sbocco.
L’attenzione di Terremerse su quanto avviene nel mondo dell’agroalimentare è dunque sempre molto alta. Del resto questa nostra stessa rivista e altri strumenti attivati dall’inizio dello scorso anno - come il sito istituzionale, una serie di blog tematici, la pagina Facebook - hanno tutti l’obiettivo di mantenere costantemente informati i soci, i clienti e gli addetti del settore in generale su quanto avviene nell’agroalimentare.
Infine, in questo editoriale ci preme segnalare due importanti eventi, sui quali troverete approfondimenti sfogliando la rivista.
Il primo è l’operazione di aggregazione delle due AOP, Finaf e Gruppo Mediterraneo, dando così vita alla più grande Associazione di Produttori Ortofrutticoli Europei. Questa unione permetterà lo sviluppo di sinergie tecniche e operative e la definizione di strategie produttive e commerciali comuni al fine di valorizzare al massimo la produzione.
Il secondo evento, è la nomina del “nostro” Ibrahim Saadeh, attuale direttore dell’O.P. Pempacorer, alla carica di Presidente di “Italia Ortofrutta”, la nuova unione nata dalla fusione tra UIAPOA e UNACOA, che con 132 tra Organizzazioni di Produttori e Associazioni Organizzazioni di Produttori e un giro d’affari di quasi 1,9 miliardi di euro, rappresenta tra il 15 e il 20% della produzione vendibile ortofrutticola nazionale. A Ibrahim vanno ovviamente tutte le nostre congratulazioni e gli auguri per l’impegnativo lavoro che sta già svolgendo anche in questa nuova veste.

giovedì 19 aprile 2012

Rendicontazione O.C.M. 2012


Come avviene annualmente, per agevolare tutti i soci interessati alla rendicontazione dell’O.C.M. 2012, la Cooperativa Terremerse e l’O.P. Pempacorer effettueranno, presso gli stabilimenti della Cooperativa, il servizio di raccolta dei documenti e di predisposizione della domanda per ottenere i contributi. Di seguito sono riportate le informazioni necessarie e la documentazione obbligatoria per presentare le domande e il calendario delle permanenze che saranno effettuate nelle varie zone.
La domanda di contributo O.C.M. può essere effettuata da parte degli associati che si sono prenotati presso la Cooperativa per gli investimenti realizzati dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2012.
Si fa presente che gli investimenti realizzati nel 1° Semestre devono obbligatoriamente essere comunicati entro e non oltre il 30/06/2012, dopo tale data non potranno più beneficiare dell’aiuto comunitario.

Investimenti per i quali si può richiedere il contributo sono:
investimenti per colture orticole
• piantine orticole microinnestate (solo per anguria e melone);
• ali gocciolanti (manichetta);
• materiale plastico per pacciamatura (solo se biodegradabile);
• materiale plastico per tunnellini.
investimenti per impianti frutticoli
• nuovo impianto di frutteto, le specie e le varietà sono quelle previste dal piano offerta della Cooperativa e sono esclusi dalla rendicontazione gli impianti autoprodotti;
• impianti di microirrigazione, fertiirrigazione;
• impianti antigrandine;
• metodo della confusione sessuale (solo per i soci che non beneficiano della “DIA” produzione integrata avanzata nel PSR).
altri investimenti
• taratura atomizzatore e/o barra effettuata nel corso del 2012 (solo per coloro che non beneficiano del contributo per la produzione integrata nel PSR);
• analisi del terreno effettuata nel corso del 2012 e direttamente con il laboratorio e non tramite la Cooperativa Terremerse (solo per coloro che non beneficiano del contributo per la produzione integrata nel PSR).
Il contributo sul materiale plastico (tunnellino, manichetta, ecc.) è erogato a condizione che l’azienda dimostri di aver smaltito tale materiale conformemente alla normativa vigente e si impegni a operare in tal senso. Il contributo per la pacciamatura è erogato solo a condizione che si usi materiale biodegradabile.

Documentazione obbligatoria da allegare alla domanda:
• copia delle fatture degli investimenti;
• copia delle bolle di accompagnamento (D.D.T.) se indicati in fattura;
• visura e mappa catastale dove si realizzano gli investimenti ed eventuali contratti di affitto se presenti;
• dichiarazione liberatoria rilasciata dal fornitore o contabile bonifico bancario, nel caso in cui le fatture siano già state pagate (si fa presente che sulle fatture per le quali si vuole ottenere il contributo non è ammessa la forma di pagamento in contanti anche per importi di piccola entità);
• copia di un documento di riconoscimento in corso di validità.
• per i nuovi impianti frutticoli:
- cartellini delle piante virus esente e/o bollino blu (almeno 2 per varietà), si ricorda che l’elenco delle varietà con obbligo della certificazione virus esente e/o bollino blu è quello fornito dal CRPV e dal CAV (consultabile presso il vostro tecnico), pertanto le varietà che non rispettano la certificazione prevista non sono ammesse a contributo;
- il vivaista deve riportare la classificazione delle piante come previsto dal prezzario regionale (esempio: astone diametro minimo 12 mm, pianta a gemma dormiente, astone classe 4/6 rami, pianta micropropagata di 1 anno ecc.);
• per gli impianti antigrandine
- preventivo dell’impianto sul quale deve essere riportato obbligatoriamente la tipologia dell’impianto (esempio reti piane, a capannina, ad elastici), la specie e la superficie sulla quale viene realizzato l’impianto, la dicitura che il materiale è conforme al prezziario regionale;
• per gli impianti fissi d’irrigazione:
- preventivo dell’impianto sul quale deve essere riportato obbligatoriamente la specie, la superficie sulla quale viene realizzato l’impianto e la dicitura che il materiale è conforme al prezziario regionale;
• per la taratura:
- copia dell’attestato di conformità rilasciato dal taratore;
• per l’analisi terreno:
- copia del risultato analisi rilasciato dal laboratorio.

lunedì 16 aprile 2012

Assemblee soci conferenti pomodoro da industria

La Cooperativa Terremerse ha indetto 2 assemblee dei soci conferenti pomodoro da industria. Entrambi gli incontri si svolgeranno nella giornata di giovedì 19 aprile: alle ore 8 a Comacchio (sala riunioni di Terremerse, località Cippo Folegatti, 1) e alle ore 20.30 a Levezzola (sala riunioni di Terremerse, via Bastia n. 349/A). L’ordine del giorno delle assemblee è centrato sulla campagna 2012 del pomodoro da industria: nuovo contratto, prezzo, quantità contrattate e piano di produzione della Cooperativa.

venerdì 30 marzo 2012

Due Assemblee per i Soci conferenti ortofrutta

Terremerse ha convocato due Assemblee per i Soci conferenti ortofrutta. Lunedì 2 Aprile, ore 20.30, l’assemblea è in programma al Centro Sociale “La Stalla” di Imola (via Serraglio, 20), mentre Martedì 3 Aprile, sempre alle ore 20.30, si svolgerà alla Sala Riunioni di Terremerse a Bagnacavallo (via Cà del Vento, 21).
L’ordine del giorno prevede: la nuova proposta Ocm per gli investimenti dei soci annata 2012; le linee tecniche di difesa del pesco e del pero per il 2012 finalizzate alla riduzione dei residui di agrofarmaci; le prime indicazioni per le filiere “Appena Colta” e “Le Freschissime”; l’aggiornamento sulla batteriosi dell’actinidia.

mercoledì 21 marzo 2012

Nuove varietà di albicocche, pesche, nettarine e susine

Folta cornice di imprenditori agricoli e vivaisti per l’iniziativa organizzata da Terremerse nello stabilimento di Faenza alla fine di gennaio: un centinaio di persone ha ascoltato con attenzione la relazione tenuta da Stefano Foschi, tecnico frutticolo del Crpv (nella foto).
Dopo l’introduzione di Marco Casalini, presidente di Terremerse, il dr. Foschi ha iniziato il suo intervento con una puntualizzazione sulla caratterizzazione gustativa delle varietà di pesche e nettarine.
Attualmente la grande maggioranza delle nuove varietà introdotte presenta un gusto dolce o sub-acido, tipo Big Top, molto diverso dal gusto acidulo tradizionale delle pesche e nettarine, tipo Stark Red Gold. Indagini sui gusti dei consumatori hanno evidenziato che l’87% predilige le pesche dolci o sub-acide, ma non ha la possibilità di individuarle sul banco del fruttivendolo o della grande distribuzione. Il rischio concreto è quindi quello di deludere le attese del consumatore che, ad esempio, dopo avere acquistato e consumato Big Top, acquista e consuma Nectaross, senz’altro buona ma con un equilibrio tra zuccheri e acidità completamente diverso. Foschi suggeriva una suddivisione gustativa anche sul banco, definendo la tipologia Big Top “dolce e croccante” e la tipologia Stark Red Gold “succosa e dissetante”: con questa descrizione il consumatore di frutta sarebbe indirizzato ed eviterebbe delusioni.
Un’altra nota ha riguardato le piante di drupacee distribuite dai vivaisti nel 2011: 815.394 piante, di cui il 33% albicocche, 45% nettarine gialle e 12,5% pesche gialle.
Da rimarcare la crescita delle albicocche, che stanno invadendo i terreni e le epoche di raccolta che in Romagna erano dominio esclusivo delle nettarine. Infatti, la varietà maggiormente piantata nel 2011 è la tardiva Farbaly (+35 rispetto a Kioto) con 40 mila piante, seguita da Faralia (+16) con 32 mila.
Successivamente ha iniziato l’esposizione sulla scaletta varietale, evidenziando che la tendenza della ricerca per le albicocche è verso la colorazione aranciata-rossa dei frutti e sulla buona pezzatura. Un requisito di selezione fondamentale, secondo Foschi, è rappresentato dalla resistenza a Sharka, virosi sempre più diffusa e assolutamente nefasta per le drupacee. La più precoce è Wonder Cot, che matura 3 giorni prima di Aurora, mentre la più tardiva è Augusta 3, che matura 55 giorni dopo Kioto.
Fra le selezioni, Foschi ha evidenziato l’ottimo gusto di Pieve, che matura contemporaneamente a Portici e l’eccezionale resistenza sulla pianta di Petra, che matura 12 giorni dopo Kioto e che si caratterizza anch’essa per un gusto molto dolce.
Le pesche gialle più impiantate nel 2011 sono quelle del gruppo Royal, con leader Royal Summer con 25 mila astoni. L’elenco varietale è iniziato con Bordò, frutto della nostra ricerca, che matura 26 giorni prima di Rich Lady ed è terminato con Corindon (+50 rispetto a Rich May).
Le novità in corso di valutazione sono Sagittaria, che matura in epoca Rich May, e Lami Dolza2 (+14) subacida dolce come la Lami Dolza3 (+19).
Per quanto riguarda le nettarine gialle, la parte del leone negli impianti 2011 è sempre rappresentata da Big Top, con ben 105 mila astoni, seguita a distanza da Romagna Big con 60 mila piante. Il repertorio varietale è iniziato con Big Bang (-16 rispetto a Big Top) ed è terminato con Romagna Giant (+35), senza soffermarsi più di tanto su quelle ancora più tardive.
Il dr. Foschi ha evidenziato che il nostro lavoro di ricerca ha selezionato le varietà Rebus 028 (-16), Rebus 038 (+5) e Rebus 195 (+19).
Per quanto riguarda le nettarine bianche, Foschi ha sottolineato l’ottimo lavoro fatto da Ossani con le selezioni Romagna, in particolare Romagna Red e Romagna Bright.
Sul susino non c’è stato molto da dire, tranne evidenziare l’ampliamento sconsiderato delle superfici di Angeleno e segnalare, fra le recenti selezioni cino-giapponesi, Bra Rossa (-14 da Shiro), Dofi Sandra (-4 da Shiro), Afrodite (+22) e Bra Gialla (+50).

lunedì 5 marzo 2012

A Bagnacavallo un incontro sulla nuova Pac

Martedì 6 marzo alle ore 17 a Bagnacavallo (sala convegni, Via Cà del Vento 21) Terremerse organizza  un incontro di approfondimento dal titolo: “Le imprese agricole davanti alla Pac post 2013”, con l’obiettivo di avviare un confronto tra i diversi soggetti protagonisti del nostro sistema agroalimentare.
Interverranno: Marco Casalini, Presidente di Terremerse, Angelo Frascarelli (nella foto) , Professore di Economia Agroalimentare alla Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia, Tiberio Rabboni, Assessore alle Politiche Agricole della Regione Emilia-Romagna. Coordina l’incontro il giornalista Lorenzo Frassoldati.

I contenuti di questa riforma sono molteplici, estremamente complessi e meritano tutti un’approfondita conoscenza, analisi e valutazione dei possibili impatti sulla nostra agricoltura in termini organizzativi, economici e sociali.

martedì 28 febbraio 2012

Terremerse in evidenza al “Pomodorino d’oro Mutti”


A fine 2011 a Parma si è tenuta la tradizionale convention “Pomodorino d’oro” organizzata da dodici anni da Mutti, la prestigiosa azienda parmense di trasformazione del pomodoro, per premiare i 40 produttori italiani che hanno realizzato la migliore qualità delle bacche.
Fra questi coltivatori hanno ben figurato addirittura 9 aziende socie di Terremerse, e fra queste la migliore classificata è risultata al decimo posto assoluto l’Azienda Luciani Andrea, che fa riferimento al PdV di San Giuseppe di Comacchio (Fe).
La serata è stata incentrata, come evidenziato nell’intervento dell’Amministratore Delegato Francesco Mutti, sulla presentazione dell’attività che l’azienda Mutti ha intrapreso da un anno e mezzo per migliorare la sostenibilità della coltivazione e della trasformazione del pomodoro da industria, con l’obiettivo di ridurre la “carbon footprint” (-19% di produzione di CO2 entro il 2015).
Un’attenzione particolare è posta alla salvaguardia dell’acqua, misurata come “impronta idrica”, cioè i litri d’acqua necessari, dal campo all’industria di trasformazione, per reparare
i prodotti dell'azienda Mutti, che si è posta l’obiettivo di ridurli del 3% entro il 2015.
Per il raggiungimento di questi ambiziosi obiettivi, Mutti ha stretto un rapporto di collaborazione con il WWF, che era rappresentato dal direttore scientifico Gianfranco Bologna, e con l’Università della Tuscia di Viterbo, presente Riccardo Valentini, che hanno relazionato sull’importanza cruciale dell’agricoltura per la Terra alla luce della sfida dei 7 miliardi di abitanti di oggi e dei 9 miliardi previsti per il 2050. Entrambi gli interventi hanno evidenziato che si dovrà percorrere la strada dell’"agroecologia", cioè di un’attività agricola efficiente come utilizzo e come rispetto delle risorse naturali.
Sull’applicazione pratica di questi principi nella coltivazione del pomodoro ci sono stati tre interventi tecnici su irrigazione, concimazione e difesa.
Il primo intervento è stato di Mirco Vitali di John Deere Water, che ha illustrato l’impiego di sonde per ottimizzare l’irrigazione del pomodoro da industria, con notevole miglioramento
dell’efficienza dell’impiego dell’acqua. È seguita la relazione di di Valerio Bucci, Responsabile Linee Fitoiatriche e Nutrizionali Ufficio Tecnico Ortofrutta di Terremerse, in merito la fertirrigazione come tecnica in grado di ridurre l’impatto ambientale mantenendo un’adeguata quantità e qualità del pomodoro.
Valentino Testi del Consorzio Fitosanitario di Parma ha poi illustrato come, con l’ausilio dei modelli di studio per i patogeni e delle previsioni del tempo, sia possibile limitare il numero degli interventi di difesa su pomodoro.
A giusto coronamento della partnership con il WWF, Mutti ha introdotto quest’anno la Menzione Speciale “Idee per l’Acqua”, da assegnare agli agricoltori che si sono distinti nell’applicazione di pratiche di coltivazione sostenibili. Fra i progetti esaminati, il più interessante è risultato quello realizzato da Terremerse nel 2011 all’azienda agricola Tenuta Sciuptina di Leonelli, di Filo di Argenta (Fe), dove è stato dimostrato come con l’effettuazione di interventi di concimazione più efficienti sia stato possibile ridurre del 25% l’impiego di fertilizzanti.

Oltre 100 soci all’incontro di Filo sulla Pac

In un’affollata sala convegni della “Tenuta Garusola” di Filo d’Argento si è svolto il 27 febbraio l’incontro di approfondimento organizzato da Terremerse per discutere della situazione delle imprese agricole davanti alla Pac post 2013.
Alla presenza di oltre cento persone in rappresentanza di altrettante aziende socie della Cooperativa, si sono susseguiti gli apprezzati interventi di Gilberto Minguzzi, Amministratore Delegato di Terremerse, e Angelo Frascarelli, Professore di Economia Agroalimentare alla Facoltà di Agraria dell’Università di Perugina che ha spiegato in maniera precisa e puntuale la situazione attuale della discussione sulla Pac e i molteplici contenuti della riforma. Hanno portato i loro saluti Andrea Baldini, Vice Sindaco di Argenta, e Stefano Calderoni, Assessore alle Politiche Agricole della Provincia di Ferrara al quale sono state affidate le conclusioni dell’incontro.

Terremerse ha in programma anche un secondo appuntamento sulla Pac, previsto per  martedì 6 marzo alle ore 17 a Bagnacavallo (sala convegni Terremerse, Via Cà del Vento 21).

venerdì 24 febbraio 2012

Nuova Pac: se ne parla a Filo d’Argenta

Con l’obiettivo di avviare un confronto tra i diversi soggetti protagonisti del nostro sistema agroalimentare, la Cooperativa Terremerse organizza un incontro di approfondimento dal titolo: “Le imprese agricole davanti alla Pac post 2013”.

L’appuntamento è fissato per lunedì 27 febbraio alle ore 17 a Filo d’Argenta (sala riunioni del Centro Aziendale “Tenuta Garusola”, Via Garusola 3. Interverranno all’incontro: Andrea Baldini, Vice Sindaco di Argenta, Gilberto Minguzzi, Amministratore Delegato di Terremerse, Angelo Frascarelli, Professore di Economia Agroalimentare alla Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia, Stefano Calderoni, Assessore alle Politiche Agricole della Provincia di Ferrara.

Il 12 Ottobre 2011, la Commissione Europea ha presentato le proposte di Regolamenti relativi alla riforma della Politica Agricola Comune nel periodo 2014-2020. Questi documenti sono molto importanti perché definiscono quanto la Commissione europea aveva già preannunciato nel 2010 sul futuro della PAC con la pubblicazione del documento “Europa 2020: una strategia per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” e con le successive Comunicazioni sul futuro delle politiche comunitarie e sul bilancio 2014-2020. Di fatto, con la pubblicazione delle proposte legislative costituite da ben sette Regolamenti, il dibattito è entrato nel vivo, per trovare una sua conclusione agli inizi del 2013 con l’approvazione della nuova PAC e la sua entrata in vigore dal 1° gennaio 2014.

Per informazioni: Segreteria Organizzativa: tel. 0545 68101 segreteria@terremerse.it

Terremerse ha in programma anche un secondo appuntamento sulla Pac, previsto per  martedì 6 marzo alle ore 17 a Bagnacavallo (sala convegni Terremerse, Via Cà del Vento 21).

lunedì 20 febbraio 2012

Assemblea dei soci conferenti ortofrutta


Giovedì 23 febbraio alle ore 20,30 a Faenza (sala riunioni Terremerse, via San Silvestro 38) si svolgerà l’assemblea dei soci della Cooperativa Terremerse conferenti ortofrutta.
All’ordine del giorno dell’incontro: presentazione dei prezzi di liquidazione dell’ortofrutta autunnale 2011 (pere gruppo William, susine Angeleno, kaki e zucche); presentazione del secondo acconto di patate, cipolle, pesche da crema e marroni; andamento del mercato dell’ortofrutta invernale.

martedì 7 febbraio 2012

Terremerse allo stand Pempacorer in fiera a Berlino

“Fruit Logistica”, in programma a Berlino dall’8 al 10 febbraio, è la fiera internazionale più importante per il marketing ortofrutticolo. Un appuntamento cui Terremerse non può mancare. La cooperativa bagnacavallese, infatti, ha nell’ortofrutta di qualità - commercializzata dall’O.P. Pempacorer - uno dei suoi settori principali.

Oltre 56.000 operatori provenienti da 130 Paesi sono attesi all’evento tedesco, che ospiterà 2.400 espositori in rappresentanza di 80 Paesi. “Fruit Logistica” offre ai rappresentanti del commercio ortofrutticolo, a importatori, esportatori e ai produttori ortofrutticoli, eccellenti opportunità di creare nuovi contatti commerciali e di avere una panoramica completa di mercato. Un mercato sempre più competitivo e globalizzato, dove Terremerse e O.P. Pempacorer hanno deciso di investire soprattutto in qualità. Una qualità distribuita lungo tutta la propria filiera, dalle scelte colturali e agronomiche nei campi fino al consumatore finale.

Contemporaneamente alla parte espositiva, “Fruit Logistica” propone anche un programma convegnistico di alto livello, che informerà su questioni d’attualità, sfide e trend dell’intero settore.

venerdì 20 gennaio 2012

Assemblee soci ortofrutta a Imola e Bagnacavallo

La presentazione dei prezzi di liquidazione dell’ortofrutta estiva 2011 e la presentazione del primo acconto ortofrutta invernale 2011, sono i principali argomenti che saranno affrontati nel corso delle assemblee dei soci conferenti della Cooperativa Terremerse.
Le assemblee sono convocate per mercoledì 25 Gennaio alle ore 20,30 a Imola al Centro Sociale “La Stalla” (via Serraglio, n. 20) e giovedì 26 Gennaio ore 20,30 a Bagnacavallo alla sala riunioni della sede direzionale della Cooperativa Terremerse (via Cà del Vento, 21).

martedì 17 gennaio 2012

Terremerse alla fiera “Marca” di Bologna

Per il terzo anno consecutivo Terremerse parteciperà a Marca – The Private Label Business Alliance, l’evento in programma il 18 e 19 gennaio al centro fieristico di Bologna (Padiglione 25, Stand C52).  Si tratta di una manifestazione, unica nel panorama fieristico internazionale, rivolta al mondo della marca commerciale di eccellenza che può vantare il coinvolgimento delle principali insegne della GDO (Grande Distribuzione Organizzata) e della DO (Distribuzione Organizzata).

La Cooperativa bagnacavallese sarà presente con alcuni dei suoi prodotti d’eccellenza: carni scelte, insaccati freschi e stagionati a marchio Comacar - prodotti con metodi innovativi, salvaguardando la tipicità  della tradizione romagnola -, frutta e prodotti orticoli commercializzati dall’O.P. Pempacorer - leader nella produzione ortofrutticola italiana e nel panorama commerciale internazionale - di cui Terremerse è socia.

Nei due giorni bolognesi Terremerse incontrerà i più qualificati buyer della GDO e della DO, operatori import-export, grossisti e distributori con l’obiettivo di rafforzare la presenza dei propri prodotti/marchi sui mercati nazionali e internazionali, in un’ottica di costante sviluppo e affermazione dell’attività che Terremerse svolge da anni nel settore dell’agroalimentare di qualità.