lunedì 28 aprile 2014

Metapontino: ridotta produzione per le drupacee


Nel Metapontino le condizioni climatiche invernali e primaverili hanno inficiato in maniera rilevante i risultati produttivi quanti-qualitativi per le drupacee.

«La mancanza di freddo, a causa delle temperature miti nella stagione invernale che ha avuto connotati di una lunga primavera senza i rigori tipici della stagione, non ha consentito l’accumulo di ore di freddo durante il riposo vegetativo invernale. A questo bisogna aggiungere le nebbie e piogge concentratesi proprio nel periodo della fioritura, che hanno aggravato una situazione già di per sé negativa – spiegano Carmelo Mennone, Responsabile AASD Pantanello - A.L.S.I.A., e Macario Latronico, Tecnico responsabile Area Metapontina  della Coop. Terremerse -. Le cause di tale stato sono riconducibili a condizioni climatiche non favorevoli alla differenziazione a fiore, che per alcune varietà hanno determinato la mancata fioritura». Tale situazione è attribuibile a una serie eventi verifcatisi già a partire dall’autunno scorso, quando temperature al di sopra della media hanno ritardato la caduta delle foglie nel mese di dicembre, procrastinando il timing dell’inizio del soddisfacimento del fabbisogno in freddo. Nella stagione invernale, analizzando i dati di ore di freddo, a parte il mese di dicembre in cui si è avuto un congruo accumulo di ore, in quasi tutte le stazioni ne sono state registrate poche.

A questo si aggiungono eventi meteorici avversi come la grandine che ha comportato, laddove erano presenti delle produzioni, un danneggiamento delle stesse con risvolti negativi sulla qualità.

La specie che ha subito più danni è l’albicocco che accusa perdite complessive in termini quantitativi di circa il 60-70% rispetto ad una annata ordinaria. Nell’ambito varietale, quelle maggiormente danneggiate sono state Kioto con una produzione quasi azzerata, data la mancata o disforme fioritura; perdite del 50% ha accusato anche Orange rubis.

«Questo comportamento deve aprire una riflessione sull’introduzione di varietà ad alto fabbisogno in freddo nel nostro areale, visto che spesso le varietà introdotte, tranne che in alcuni casi, sono state selezionate in ambienti climaticamente differenti dai nostri e caratterizzate da molte ore di freddo».

venerdì 11 aprile 2014

Nuove opportunità per l’ortofrutta del territorio


Mercoledì 16 aprile, alle ore 18, Apofruit Italia e Terremerse organizzano a Faenza (Stabilimento Ortofrutticolo Terremerse - Via San Silvestro, 38) una iniziativa dal titolo: “Opportunità per l’ortofrutta del territorio”.
Sarà questa la prima occasione pubblica per illustrare agli imprenditori agricoli della provincia di Ravenna e dell'area imolese i valori e i contenuti innovativi dell'accordo, stipulato qualche mese fa fra le due Cooperative, e per presentare le strategie e i nuovi servizi di logistica e di lavorazione industriale rivolte all’imprenditoria agricola della Romagna. Strategie corredate anche da un pacchetto di nuove proposte per quanto riguarda gli strumenti finanziari di sostegno agli investimenti (finanziamento dei nuovi impianti in leasing) e al ciclo gestionale delle imprese socie (factoring per l’anticipazione degli acconti sulle liquidazioni ai soci che ne facciano richiesta); oltre a nuove proposte varietali riguardanti le principali specie frutticole. Inoltre, nel corso dell’iniziativa verrà presentata la nuova cooperativa Fruit Services Coop, nata per offrire servizi efficienti a quell’imprenditoria che intende gestire direttamente la collocazione sul mercato della propria ortofrutta. A questa imprenditoria Fruit Service offrirà la possibilità di usufruire di personale qualificato, celle frigorifere e impianti di lavorazione efficienti con tariffe di servizio competitive. Ciò consentirà agli imprenditori che desiderino preservare la propria autonomia, di non doversi sobbarcare l’onere di dotarsi di propri impianti effettuando investimenti ripetitivi in ogni singola azienda

L’ accordo strategico tra Apofruit e Terremerse, salvaguardando l’identità dei due gruppi, mette a valore le migliori pratiche gestionali e d'integrazione al mercato nei settori dell’ortofrutta e delle agroforniture. Non si tratta di una fusione tra imprese ma di un'integrazione a rete che permette di sviluppare le rispettive competenze, di ridurre i costi, di migliorare il posizionamento nel mercato per poter creare valore a favore dei produttori associati. L’accordo si regge su cinque punti rilevanti: la politica di marca, quale elemento di distintività dei prodotti verso i clienti e i consumatori; la segmentazione dell’offerta per posizionare al meglio il prodotto nel canale commerciale di riferimento; l’innovazione varietale, elemento chiave per offrire al consumatore un prodotto di qualità più elevata; il biologico come scelta strategica; lo sviluppo dell’export, in particolare verso i nuovi mercati asiatici e i paesi del Golfo Persico.

Inoltre, in applicazione dell’accordo, i soci produttori di Apofruit Italia dell’area avranno la possibilità di conferire le proprie produzioni presso lo stabilimento Terremerse di Faenza che verrà gestito dalla Fruit Services Coop., la nuova Cooperativa emanazione di Terremerse, che ha rilevato in locazione lo stabilimento di Faenza per svolgervi un’attività di logistica e lavorazione. Anche Terremerse e Apofruit si avvarranno dei servizi di Fruit Service Coop. per la lavorazione del kiwi, oltre che per la raccolta e l’organizzazione dei conferimenti.

venerdì 4 aprile 2014

Novità per l’albicocco, se ne parla a Imola


“Albicocco: le tecniche colturali e le scelte varietali per una produzione di alta qualità” è il titolo dell’incontro che si svolgerà mercoledì 9 aprile alle ore 20.30 a Imola (Sala Riunioni “Sandro Pertini” della Cooperativa 3ELLE, Via Pietro Nenni).

Intervengono: Stefano Foschi – CRPV Centro Ricerche Produzioni Vegetali e Mattia Onofri – Scelte Varietali Ortofrutta Terremerse che parleranno di tecniche colturali e nuove varietà, esponendo anche i risultati della sperimentazione in Emilia Romagna; Edwige Remy - Ricerca & Sviluppo IPS (International Plant Selection) che illustrerà le novità della ricerca varietale dell’albicocco. Presiede Marco Casalini, Presidente Terremerse.