Anche per
quest'anno è arrivato il tempo di acquistare la manichetta per l'irrigazione a
goccia. Il suo acquisto suscita un senso di curiosità a chi ne fa già uso e
vorrebbe provare qualche novità, e disorientamento a chi la usa per la prima
volta. In effetti la manichetta è un concentrato di tecnologia definita da
numerosi parametri che la caratterizzano. All'acquisto, quindi, potremmo essere
distratti dalle molte informazioni che ci vengono date. Un buon tecnico dovrebbe
guidare l'acquirente verso la manichetta che meglio si adatta all'applicazione
in campo. Terremerse, in questo senso, considerando l'ampia gamma di prodotti
commercializzati, vanta la possibilità di guidare il cliente verso il prodotto
che meglio si adatta alle condizioni della coltura, degli appezzamenti e
dell'acqua impiegata nell'irrigazione.
Ma vediamo,
caratteristica per caratteristica, cosa dobbiamo valutare per scegliere il
prodotto che fa per noi.
Lo spessore
della manichetta: è espresso in mil, cioè millesimi di pollice; 8 mill corrispondono
a 0,20 mm. Valori crescenti dei mil corrispondono a valori crescenti degli
spessori del tubo della manichetta e, conseguentemente, anche dei costi di
acquisto. Spessori elevati si rendono necessari per minimizzare problemi
durante la posa, di attacchi di organismi terricoli e per la fase della
raccolta che implica una certa resistenza allo strappo da parte della
tubazione.
Il diametro: poiché,
malgrado quanto si sente talvolta dire, non esistono manichette autocompensanti,
è solo utilizzando utilizzando
un diametro corretto della manichetta che possiamo avere una perdita di carico
minima lungo la sua lunghezza e garantire una buona compensazione delle perdite
di carico.
All'acquisto dovremmo
verificare qual è il diametro più opportuno in base non solo alla lunghezza
dell'appezzamento, ma anche alla portata e al passo dei gocciolatori,
mantenendo la differenza tra l'acqua erogata dal primo e l'ultimo gocciolatore
al minimo (non andare al di sotto nel 90%).
Importante è poi
utilizzare la manichetta in campagna con le pressioni di esercizio definite dal
costruttore, altrimenti la nostra scelta non è valsa a nulla. Stare al di sotto
o al di sopra della pressione di esercizio, significa non far funzionare tutti
i gocciolatori allo stesso modo e quindi apportare quantità d'acqua diversa
lungo la linea alla coltura e conseguentemente anche concime se si fanno
interventi di fertirrigazione.
Il
gocciolatore: è un elemento molto importante e la sua scelta dovrebbe essere fatta
con cognizione di causa. Le parti costituenti il gocciolatore sono i fori
d'ingresso dell'acqua che alimentano il labirinto e il foro di uscita. Oggi il
mercato offre manichette con diverse tipologie di gocciolatori.
T-Tape ha un
gocciolatore con numerosi fori di ingresso che limita la possibilità
d'intasamento con acque sporche. Il gocciolatore viene inserito come parte
sigillante dei due lembi di un foglio di polietilene che vengono leggermente
sovrapposti creando il tubo.
Il gocciolatore è
“diffuso” lungo tutta la lunghezza della manichetta e ha i fori di uscita in
base al passo scelto. In tal modo la manichetta T-Tape ha la parte rivolta
verso il gocciolatore con uno spessore maggiore e quindi può offrire una
maggiore resistenza allo strappo durante la raccolta. Un gocciolatore fatto in
questo modo non fa variare i costi passando da un passo all'altro di
interdistanza tra i fori. La presenza del gocciolatore “diffuso” lungo tutta la
manichetta limita i problemi di piegature o abrasioni contro gli organi in fase di posa.
La manichetta T-Tape presenta un foro di uscita della goccia costituito da una
porzione di tubo tagliato a lama i cui lembi, essendo perfettamente
coincidenti, non permettono l'ingresso della terra che si potrebbe verificare
durante lo spegnimento dell'impianto di irrigazione dal momento che si viene a
creare un effetto di risucchio d'aria. Difficile anche l'intrusione da parte
delle radici.
Ci sono poi i gocciolatori a piastrina che sono applicati alla
manichetta in fase di estrusione del tubo. La piastrina può creare qualche
problema in fase di posa della manichetta perché crea discontinuità all'interno
dell'attrezzo di posa e può pizzicare il polietilene a cui è attaccata. Il
gocciolatore a piastrina ha uno spessore che diminuisce il diametro interno del
tubo tale da ridurre il passaggio dell'acqua. Per questo tipo di manichetta al
variare del passo tra gocciolatori si ha una variazione del prezzo al metro del
prodotto.
Una situazione
intermedia è il gocciolatore
a serpentina collocato,
come quello a piastrina, durante l'estrusione del tubo. La serpentina ha uno
spessore inferiore rispetto alla piastrina e una lunghezza maggiore. Ciò crea
minori problemi per la fase di posa perché ha caratteristiche simili al modello
a gocciolatore diffuso. Perché
il gocciolatore non si intasi è opportuna una buona filtrazione e che tecnologicamente
presenti un labirinto che garantisca un flusso turbolento e limiti le zone di
accumulo dello sporco. Per questo è importante non dimenticarsi di posizionare
la manichetta con i fori rivolti verso l'alto.
Distanza tra
gocciolatori: ogni tipo di manichetta può essere prodotta con i passi che
richiede il mercato. Non è una caratteristiche tecnica che discrimina un
prodotto rispetto ad un altro. Con il gocciolatore “diffuso”, come quello
montato sulla T-Tape, non vi è variazione di prezzo se scegliamo passi diversi
come si spiegava sopra. La distanza tra i gocciolatori è un importante
parametro che determina la continuità della zona bagnata nell'intorno della manichetta e dipende unicamente dal
tipo di terreno.
Si
consigliano passi via via crescenti per terreni con tenore di argilla
crescente.
Portata del
gocciolatore: influisce direttamente sulle lunghezze delle linee, ma è
direttamente collegata con l'espansione dell'area bagnata poiché è da
rapportare alla capacità di infiltrazione dell'acqua nel terreno. Sono
sicuramente da evitare gocciolatori di bassa portata su terreni sabbiosi.